Nella pausa natalizia (periodo che va comunemente tra Natale l'Epifania) con mio nipote Stefano abbiamo avuto modo di effettuare delle prove di ascolto della sonda lanciata da Levaldigi. Un giorno di cielo terzo e temperatura quasi primaverile ci siamo recati in località San Bernardino (44.17184°N, 8.35129°E, ca. 250 mslm) sopra Finale Ligure (dove lui abita) per una sessione di caccia, con un'attrezzatura invero abbastanza scarsa, anche perché non era stato programmato questo tipo di attività: computer portatile, ricevitore SDR RSP1A, antenna bibanda magnetica (ca 50 cm) in centro tetto sull'auto.
Diciamo che, al di là del fatto che è stata una bellissima esperienza, con un tempo splendido anche se piuttosto fresco, i risultati non sono stati esaltanti... L'unica sonda che abbiamo ricevuto è stata quella lanciata da Levaldigi ed ascoltabile su 402.800 MHz, non l'abbiamo decodificata se non dopo tre quarti d'ora circa dal lancio, e l'abbiamo persa sul mare ad una sessantina di Km davanti a noi, a circa 10000 metri di quota, pur non avendo nulla davanti a noi; infatti all'orizzonte avevamo le alte cime della Corsica, come si vede dall'app Peak Finder.
Evidentemente 50 cm di antenna, con una radio sonda che nell'ultima telemetria ricevuta dichiarava un notevole abbassamento di tensione di batteria (e quindi anche di potenza emessa), senza amplificatore d'antenna, non sono stati mezzi sufficienti alla bisogna.
da Ferrara, a 404.600 MHz,
da Udine-Rivolto a 404.000 MHz,
nonché Cameri, a 402.000 MHz,
qui sopra in una immagine ripresa una decina di minuti dopo il lancio, e qui sotto con tutti i dati telemetrici correttamente restituiti dal programma RS41 Tracker
Sono due giorni che da Levaldigi non si alza nulla ma sono certo che con l'artiglieria pesante che ho messo in funzione dovrei seguire la radio sonda fino in mare aperto per almeno un centinaio di Km, se segue il suo percorso abituale. E non è detto che non riesca anche ad ascoltare la radiosonda lanciata da Pratica di Mare.
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Qualche giorno dopo il rientro dalle vacanze e volendo capire il perché della debacle a San Bernardino (che figura con mio nipote!), ho passato al setaccio tutto quello che poteva non aver funzionato. Valutato che il ricevitore funzionava, che il programma funzionava e che la sonda di Levaldigi funzionava, ho passato ai raggi X l'antenna bibanda (il classico quarto d'onda messo su magnete, con ricciolo, che funzionando sui 2m e sui 70cm avrebbe dovuto fare il suo dovere). Ed ecco trovato l'arcano: tolta la guarnizione al di sotto del magnete e messo a nudo il collegamento tra coassiale ed antenna - orribile visu - ho scoperto che il centrale del coassiale si era dissaldato dallo stilo! Quindi si riceveva la sonda con la punta del coassiale non ricoperta dalla calza-schermo, circa 1/2 cm. Beh... non male!
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