Ed eccomi qua a raccontare della visita all'edizione 2024 della Ham Messe di Friedrichshafen, probabilmente la più grande fiera europea dedicata ai radioamatori. Organizzazione, anche per questa edizione, a cura dell'inossidabile Paolo IK1ZYW; purtroppo, per problemi vari, il numero dei partecipanti si è ridotto all'ultimo momento a due persone, ma questo non ha impedito a me e a Paolo di tuffarci in questa fantastica avventura traendone soddisfazione e divertimento.
E quando parlo di avventura non è per vezzo. Siamo partiti giovedì 27 da Torino intorno alle 8.30; a causa del meteo avverso che ha portato a chiudere un sacco di strade in Svizzera, il grande traffico si è riversato sulla E35 dove siamo stati fermi quasi un'ora prima di poter attraversare la galleria del Gottardo, per poi proseguire per Zurigo; il navigatore ci ha fatto risparmiare più di un'ora di traffico sulla tangenziale facendoci passare per il centro città che abbiamo visitato, anche se dall'auto, con piacere ed interesse.
Alla fine abbiamo guadagnato Friedrichshafen arrivando da Nord, una strada mai percorsa prima, piena di limiti di velocità che ci ha rallentato parecchio. Prima di prendere possesso dell'ottima sistemazione a Ittenhausen (appena fuori Friedrichshafen), siamo andati a visitare il museo dell'aeronautica "Dornier Museum": troppo bello per non ritornarci ancora ed assolutamente da non perdere e visitare per chi avesse dei dubbi.
Rapido passaggio a casa a scaricare i bagagli e a rinfrescarci e poi via sul lungo lago (il Bodensee o lago di Costanza) dove, con calma e godendoci il passeggio ed il paesaggio, ci siamo fermati a mangiare al Lammgarten (se tra le tante offerte di locali e localini che si trovano su lungolago non sapete dove fermarvi, ve lo consiglio!). Ci siamo ritornati la sera successiva con Roberto IZ1JXX. Per colazioni da favola non può mancare una visita ad Ulmer (Bäckerei Conditorei) che su territorio di Friedrichshafen e dintorni ha più di venti punti vendita e ristoro.
Alle 8,30 di venerdì 28, come si conviene, eravamo davanti ai cancelli della fiera, a prendere il fresco, ad incontrare gente e ad aspettare il via. E poi, all'ora X, ognuno per la sua strada a guardare, scrutare, controllare, soppesare, acquistare, incontrare, salutare, sorridere e tutto quanto è di prammatica fare in questi casi, per poi finalmente ritrovarci con le gambe sotto un tavolo, finalmente seduti, con un boccale di birra in mano ed un piatto locale da divorare. E poi di nuovo nella mischia!
Non posterò foto di apparecchi mirabolanti trovati per un tozzo di pane o strumenti parzialmente funzionanti da prendere con le molle... altri lo staranno facendo più e meglio di me. Qui sotto trovate invece alcuni scatti fatti tra amici piacevolmente ritrovati; mi corre l'obbligo di sottolineare la magistrale ospitalità che lo stand CISAR ha riservato non solo ai soci, ma a chi chiunque si avvicinasse per curiosità, interesse o anche solo per assaggiare un pezzo appena estratto da una forma di Parmigiano o un fresco bicchiere di Passerina.
Menzione d'onore a EA3CIW, Segretario generale di EURAO (European Radio Amateurs' Organization), che mi ha risolto non pochi problemi di accesso alla piattaforma ed ai servizi dell'associazione, che aveva il suo stand proprio di fianco a quello del CISAR.
Stanchi ma soddisfatti, come è giusto che sia, dopo una sosta a casa per una mezz'oretta di rinfrescante riposo, siamo di nuovo sul lungo lago, a bere e a mangiare, mentre fosche nubi si approssimano.
Sabato 29 visita, rimandata ormai da troppo tempo, allo Zeppelin Museum; un'esperienza da non perdere assolutamente, vale il viaggio!
E poi via, verso la strada del ritorno che si preannunciava perigliosa come all'andata; per tale ragione, ascoltando diversi suggerimenti, abbiamo valicato le Alpi attraverso il passo del Lucomagno o Lukmanierpass: una strada un po' più lunga, è vero, ma molto bella dove non abbiamo incontrato traffico.
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