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domenica 26 settembre 2021

Libri e altro

Stamattina, sotto una sottile pioggerellina che i campi assetati dalla lunga siccità estiva assorbono con bramosia, ho avuto modo di acquistare presso la seconda edizione della Mostra mercato dell'antiquariato minore e del collezionismo 2021 (la prima edizione si era svolta la prima domenica di maggio, la seconda edizione si è svolta oggi ultima domenica di settembre), questo libello di circa 400 pagine, formato pocket (12,5cm X 17cm):

Sul retro è riportata la scritta "LA TIP TICINESE DI C. BUSCA - PAVIA", mentre dalla copertina risulta chiara la data di edizione, 1942, ovvero 200 anno dell'era fascista (questo è il significato di "XX" per quanti si siano dimenticati della storia recente).

Il libro è oltremodo interessante, si parla di trasmissioni telegrafiche via filo, ottiche e via radio. E - sorpresa - all'interno ho trovato questi due documenti:

Un bel tuffo nel passato!

Pirati in onda corta

Da qualche giorno imperversa sulle onde corte una trasmissione pirata. E' facile capire l'argomento delle trasmissioni, ma risulta più difficile capire chi ne sia il destinatario. E' vero, esiste un gruppo residuale di incalliti appassionati di radioascolto, BCL ed SWL, purtroppo non alimentato da nuove leve di giovani appassionati, tecnici o hobbisti, radioamatori o CB: questi sanno muoversi nel mercato degli apparati in grado di sintonizzare le onde corte, sanno installare le antenne necessarie ad ascoltare le varie bande sia broadcasting che dei radioamatori (e chi mi legge sa che non è cosa né facile né semplice). Ma al di là di loro, chi ha in casa una radio da sintonizzare sulla banda dei 41 metri in banda laterale unica? Ed è in grado di accoppiarla con un aereo in grado di coprire tale banda? Direi ben pochi. Quindi: a chi effettivamente viene inviata questa trasmissione clandestina? Non ai radioamatori italiani ed europei in genere, la cui banda assegnata sui 40 metri va da 7000 a 7200 kHz e quindi non si spingono praticamente mai oltre tale limite. La platea di ascolto, dunque, è quella degli appassionati di radioascolto; si, sono loro ad avere captato questi segnali e ad averne dato pubblico risalto. Ma i numeri sono ahimè limitati. Vale la pena incorrere nelle sanzioni previste dalle Leggi italiane ed europee per rincorrere una platea così numericamente irrilevante? 

Chi ancora non sa chi cosa dove e come, veda il pezzo qui sotto, tratto da una trasmissione di RAI 2.