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mercoledì 23 febbraio 2022

Locandina Campo Radioscolto 2022

DX CAMP DI PRIMAVERA, SI RIPARTE!

È indetta la XVIII edizione del Campo di Radioascolto di Primavera presso la

Questa è la data:

Dal 5 all'8 maggio 2022

La partecipazione è aperta a tutti, può essere per la sola domenica, per il fine settimana o, per chi può, per tutti i quattro giorni.

Per informazioni e prenotazioni occorre contattare direttamente la Casa Balneare Valdese, Lungomare Falcone e Borsellino, 24 - 17027 Pietra Ligure SV
Telefono fisso: 019 611907
Fax 019 610191
Email: info@casavaldese.it 

Per chi prenota per 2 notti o più, il costo sarà di Euro 57,00 al giorno per persona in pensione completa.
Nel caso di doppia uso singola euro 20,00 in più al giorno = Euro 77,00.
Mentre per chi prenota 1 notte in doppia il costo è di Euro 50,00 a persona con colazione
Eventuali pasti extra: pranzo Euro 16, cena euro 15, pranzo festivo Euro 20,00 

La Casa Balneare Valdese è una invidiabile struttura alberghiera completa di tutti i comfort che sorge direttamente sulla spiaggia, al confine tra i comuni di Borgio Verezzi e Pietra Ligure. È a pochi passi dalla stazione FS di Borgio Verezzi. In pochi minuti si può arrivare all'incantevole abitato di Verezzi, composto da 4 splendidi borghi antichi: Poggio, Piazza, Roccaro, Crosa.

Questo è il link per una passata e memorabile edizione, quella del 2018: Campo Radioascolto di Primavera 2018. Speriamo di ritrovarci in tanti e di poter interessare nuovamente gli organi di informazione regionale... il nostro è un mestiere difficile, è giusto che se ne parli in tutti gli ambiti possibili in modo che questo magnifico hobby sia sempre più conosciuto ed apprezzato. Mi corre l'obbligo, come per quasi vent'anni a questa parte, di ringraziare i magnifici Cristina e Gianfranco che gestiscono la Casa Balneare Valdese, che non ci hanno mai fatto mancare i loro aiuto ed il loro appoggio per ogni nostra esigenza e difficoltà.

martedì 15 febbraio 2022

Captatore verticale con Bal-Un 36:1

Un amico di penna di lunga data mi dà l'occasione di ritornare a parlare di un captatore a banda larga, escogitato tempo fa, che si è fatto strada tra le varie antenne strane per il radioascolto e che gode ancora oggi come ieri di una certa fama per le sue indubbie doti.

E' risaputo che un'antenna è funzionale e funzionante quando la sua lunghezza fisica è funzione della sua lunghezza d'onda, ovvero è risonante: per i casi nostri e semplificando significa che a 50 Ohm di impedenza, la nostra antenna (ricevente o trasmittente che sia) avrà delle misure specifiche ed irrinunciabili: specifiche se in configurazione 1/4 d'onda a piano di terra riportato (detta antenna marconiana) ed altrettanto specifiche se in configurazione dipolo a 1/2 onda (detta antenna hertziana). In pratica significa che un'antenna dovrebbe poter funzionare per una sola banda e volendo dotarci di un’antenna per più bande specifiche dobbiamo ricorrere a dei barbatrucchi. Barbatrucchi che diventano ancora più complicati se ci serve un aereo risonante o comunque funzionante un po' dappertutto tra onde lunghe, medie e corte, cosa che per specifiche leggi fisiche sarebbe impossibile (un po' come la storia del calabrone, che - si dice - per leggi fisiche non potrebbe volare, ma lui non lo sa e vola lo stesso).

E allora: tra antenne che risuonano in prima e terza armonica, tra antenne alimentate in centro, fuori centro e ad un'estremità, tra antenne singole fatte risuonare su più bande grazie a trappole, risuonatori, bobine ed altro, ce n'è abbastanza per scrivere un libro, cosa che altri hanno fatto prima di me, per cui non mi ci metto. Ma in 5 articoli apparsi sulla rivista Radio Kit Elettronica ho cercato di riassumere delle cose, e che prima di andare avanti in questa mia chiacchierata vi invito a leggere:

Se vi siete appassionati alla trattazione, ed avete capito che molte volte occorre fare di necessità virtù se non possiamo che installare un solo aereo (nel senso di antenna ricevente), allora forse è d'uopo presentare due foto della scatola magica contenente il famoso adattatore-trasformatore T36, che va messo alla base di una canna da pesca di una decina di metri, issata e tenuta in piedi come si vuole (o come si puote).

Ecco un bel contenitore plastico, misure 70 x 50 mm circa; a sinistra c'è un connettore femmina tipo BNC, cui andrà inserito il cavo coassiale che dall'antenna arriva al ricevitore; alle altre due boccole andranno resi solidali: su quello di sopra, un filo elettrico di una decina di metri che sarà reso solidale con nastro adesivo alla canna da pesca; su quello di sotto, un paio di fili elettrici (anche quattro, anche otto) anche loro di almeno una decina di metri, poggiati al suolo, uno da una parte e l'altro dall'altra.


Ma cosa c'è dentro lo scatolotto magico? Il famoso T36 di cui si parla nella quinta parte della trattazione sulle antenne: un piccolo componente che realizza un adattatore di impedenza/trasformatore con rapporto di trasformazione 36:1. Sotto la scritta T36 c'è un puntino nero, il piedino in corrispondenza di tale puntino nero va collegato con la massa del cavo coassiale, al suo opposto va collegato il centrale del cavo coassiale; le due uscite vanno una al captatore, l'altra al piano di terra riportato. La piccola lampadina al neon, tutt'altro che necessaria, può fugare a terra eventuali sovratensioni che potrebbero crearsi sul captatore per elettricità statica.


Ed ecco un bel primo piano del componente T36, costruito da Mini-Circuits https://www.minicircuits.com/WebStore/dashboard.html?model=T36-1-KK81%2B, un Bal-Un a banda larga con rapporto di trasformazione 36:1.

Il componente in questione è talmente piccolo che occorre un saldatore a punta fine e di bassa potenza (20W) per realizzare le saldature, e sta comodamente anche nei contenitori plastici delle pellicole o negli ovetti di plastica che si trovano negli ovetti di cioccolato di una nota ditta di Alba. Ovviamente un BalUn 36:1 si può anche costruire partendo da un toroide Amidon FT 140-43, 36 spire sul primario e 6 sul secondario, facendo attenzione alla distribuzione spaziale dei conduttori, che è critica. Ma non mi sembra il caso di farsi del male, vero?

Ora, per realizzare un'antenna solo ricevente, funzionale e funzionante decentemente dalle onde lunghe alle onde corte, tutto sta alla nostra fantasia e allo spazio che abbiamo a disposizione. 





Certo, non è strettamente necessario issare una canna da pesca, rigorosamente in vetroresina. Si può usare anche un'asta metallica, un barra d'alluminio, un traliccio isolato dal suolo. O modificare un’antenna CB (tipo Eco Antenne Venom 5/8 e simili, magari un po' corta per i casi nostri, ma - come detto sopra - si fa con quel che si ha e di necessità virtù). Ma anche una Moonraker GPA-80, una Oxin 250-B, una HF BB-10V, una DX 7M, una SE HF X-80, solo per citarne alcune, tutte abbastanza simili tra loro: basterà bypassare l'adattatore-trasformatore che sta alla base e con fantasia e manualità montare un Bal-Un 36:1, magari il nostro bel T36 Mini Circuits, ricordandoci di mettere almeno un paio di radiali filari (e se è solo uno? non sarà perfetto, ce ne vorrebbero magari quattro, ma andrà comunque bene).

Non ho scoperto l'acqua calda e non ho stravolto le leggi della fisica; l'antenna in questione è solo ricevente ed è un buon compromesso per divertirsi ad ascoltare con un ricevitore a sintonia continua per onde lunghe, medie e corte. Il Q del sistema è basso, lo so, ma non si può avere tutto dalla vita o, come si dice, la botte piena e la moglie ubriaca. Ma vale tutto l'impegno che abbiamo messo nella sua realizzazione e la soddisfazione che ci procurerà facendoci ascoltare, più che decentemente, dal DCF a 77.5 kHz ai radioamatori in banda 28 MHz.