La Notte dei Ricercatori anche quest'anno è iniziata molto prima, già nel primo pomeriggio, con l'allestimento dei vari stand, la preparazione degli esperimenti, la messa a punto di questo e di quello, dovendo presentarsi al meglio ad un pubblico variegato e curioso, interessato e molto spesso anche competente.
Anche quest'anno come lo scorso anno l'amico Salvatore IK1OJM ha allestito presso lo stand della sezione ARI di Torino, in piazza Castello, un tavolo con macchine e circuiti di sua costruzione, nella consapevolezza e certezza (ed i fatti lo dimostrano ampiamente) che lo specifico dei Radioamatori è - per chi se ne fosse dimenticato - proprio la ricerca e la sperimentazione.
Per tale motivo grazie alle magie di Salvatore IK1OJM, bambini, ragazzi ed adulti sono stati attratti dalle sue scintille e dalle sue zone, dalla sua macchina scrivente e dalla magia del suono del codice Morse.
Un folto pubblico si è assiepato fin dal primo pomeriggio e fino a tarda sera davanti al tasto telegrafico, desideroso di sentire il proprio nome detto in punti e linee e di vederlo scritto; il tutto condito da informazioni storiche e scientifiche su Marconi, sui suoi esperimenti, sui radioamatori e tanto altro.
Ognuno ha potuto prendere in mano il tasto telegrafico verticale e, guidato con sapienza e maestria, ha potuto battere il proprio nome; prima con paura ed incertezza per poi arrivare ad una battuta soddisfacente. Sentendone il suono e vedendone la traccia.
Nel frattempo, nel resto dello stand della sezione ARI di Torino, veniva irradiato il call II1TO/1, un po' in tutte le modalità, CW, SSB, digitale.
L'appuntamento è per il prossimo anno, per l'edizione 2017 della "Notte europea dei ricercatori".
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